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La fattoria degli Acquisti nella narrazione di Roberto Tonini è un elemento totemico, attraverso il quale passano mondi, quello dell'infanzia, dipinto limpidissimamente, ma anche il mondo di una comunità, di una società intera in bilico tra le sue radici e la costruzione di un futuro incerto, appena occhieggiato. Roberto in questo libro è narratore di se stesso e ci racconta la storia di un bambino che senza saperlo sta assistendo al passaggio di un'epoca. Per questo il suo libro è importante, perché i suoi ricordi sono la testimonianza di una comunità che ha visto il mutamento da vicino, accompagnandolo, senza perdere di vista la matrice originale, il punto di vista affettivo. Roberto Tonini nella sua capacità di cristallizzare il ricordo è un "narratore delle riserve", come Gianni Celati intendeva l'antologia da lui curata e la stessa pratica dello scrivere: "La scrittura ci riavvicina alle riserve di cose che erano già là nel nostro orizzonte, prima di noi. E d'ora in poi noi possiamo anche vivere senza nuove visioni del mondo".